Scontrini, corrispettivi e fatture: guida completa per imprese e professionisti

Scontrini, corrispettivi e fatture sono strumenti fiscali fondamentali per imprese e professionisti. Non si tratta solo di documenti cartacei o file digitali, ma di certificazioni che attestano operazioni economiche e garantiscono trasparenza nei rapporti con clienti e Stato. Con l’introduzione di obblighi come la fatturazione elettronica e i corrispettivi telematici, conoscere regole e differenze diventa essenziale per evitare errori e sanzioni.
Ogni giorno le imprese e i professionisti maneggiano documenti fiscali di vitale importanza per la gestione economica delle proprie attività e necessari a tutelare i consumatori. Scontrini, corrispettivi e fatture non sono però solo dei pezzi di carta o dei semplici file elettronici, ma anche certificati di operazioni economiche, vere e proprie garanzie di trasparenza e di rispetto degli obblighi tributari.

Proprio a causa del peso che tali strumenti hanno per la finanza del Paese, il legislatore ha nel tempo introdotto rispetto al tema importanti novità, come l’obbligo di trasmissione telematica dei corrispettivi e la fatturazione elettronica. Queste misure sono nate con l’obiettivo di combattere l’evasione fiscale, semplificare i controlli e modernizzare i processi amministrativi. Per tale ragione, conoscere regole e differenze tra i vari documenti è fondamentale per chi vuole evitare di commettere errori e incappare in sanzioni.

Documenti fiscali: definizione e funzioni

La prima distinzione da fare è quella tra le tre principali tipologie di documenti fiscali: lo scontrino, i corrispettivi e la fattura. 

Il primo, lo scontrino, è la certificazione dell’incasso rilasciata al consumatore finale; i corrispettivi sono l’insieme delle somme incassate giornalmente, registrate dall’esercente; la fattura è il documento più completo, poiché riporta tutti i singoli dettagli della transazione.

Tutte e tre le soluzioni hanno in comune alcuni obiettivi: certificano le operazioni economiche, consentono il rispetto degli obblighi verso l’Agenzia delle Entrate e tutelano i consumatori. È inoltre evidente come abbiano un valore determinante per la contabilità aziendale e i controlli fiscali. Non a caso, relativamente allo scontrino la normativa stabilisce che esso debba essere dettagliato e riportare tutte le informazioni necessarie.

Il registro dei corrispettivi

Gli esercenti che vendono beni o servizi a privati sono tenuti ad annotare gli incassi giornalieri su uno specifico documento contabile: il registro dei corrispettivi, che genera gli obblighi di registrazione e comunicazione. Gli obblighi previsti comprendono nel dettaglio la registrazione giornaliera delle somme percepite, l'indicazione degli incassi complessivi e la gestione dei casi particolari, come per esempio la sospensione dell’attività o la correzione di errori.

Nel dettaglio, con l’introduzione dei corrispettivi telematici, la registrazione manuale non rappresenta più un’alternativa valida alla trasmissione elettronica. Non è quindi è possibile scegliere deliberatamente di usare soltanto il registro cartaceo, ma resta obbligatoria la trasmissione digitale, salvo eccezioni: si tratta, per esempio, del caso in cui il registratore telematico risulta guasto e in attesa di riparazione o quando manca temporaneamente la connessione e non è possibile effettuare l’invio dei dati. Alcuni soggetti per i quali è previsto l’esonero dall’obbligo, come i tabaccai o gli edicolanti, possono inoltre continuare a utilizzare il registro cartaceo come modalità ordinaria di registrazione. In ogni caso, la mancata o scorretta tenuta del registro comporta sanzioni.

Ufficio dell'Agenzia delle Entrate in Italia

Tipologie di scontrino: guida completa

Esistono diverse tipologie di scontrino, ciascuna con un ruolo preciso.

  • Scontrino cartaceo/fiscale: per anni è stato il documento standard. Ha valore legale, ma dal 2020 è stato sostituito quasi ovunque dallo scontrino elettronico.
  • Scontrino elettronico: oggi obbligatorio, è il documento commerciale introdotto dalla Legge 145/2018 che dal 1° gennaio 2021 ha sostituito scontrini e ricevute fiscali. Questo adempimento prevede la memorizzazione e la trasmissione telematica dei corrispettivi tramite registratore di cassa telematico o procedura web dell’Agenzia delle Entrate, riducendo  il rischio di errori e omissioni.
  • Scontrino parlante: necessario per ottenere detrazioni fiscali, per esempio per spese mediche e farmaceutiche o per i bonus edilizi, in quanto riporta il codice fiscale dell’acquirente.
  • Scontrino regalo: diffuso nella grande distribuzione, consente di sostituire il bene senza indicare il prezzo. È noto anche come scontrino di cortesia.
  • Scontrino gestionale o pubblicitario: non ha valore fiscale, ma viene utilizzato per finalità organizzative o promozionali.

In ogni caso, l’operatore è sempre tenuto a rilasciare al cliente lo scontrino alla cassa, che costituisce la prova dell’avvenuto pagamento. In caso di errore, è possibile annullare lo scontrino, seguendo le procedure indicate dal registratore telematico.

Corrispettivi telematici: funzionamento del flusso ed errori frequenti

La trasmissione dei corrispettivi è diventata obbligatoria per la maggior parte degli esercenti. Quando gli incassi giornalieri sono memorizzati e inviati in formato digitale, si parla di corrispettivi telematici: il processo in tal caso parte dal registratore telematico, che memorizza i dati e li invia all’Agenzia delle Entrate. 

In questo senso, chi usa un registratore telematico deve preoccuparsi solo di avere una connessione internet attiva, almeno al momento di chiusura della cassa. Nel caso in cui sussistessero problemi di connettività alla rete internet, ci sono 12 giorni di tempo per trasmettere gli stessi, riconnettendo il registratore telematico alla rete internet o copiando il file dei corrispettivi su una memoria esterna e utilizzando l’apposita funzionalità di upload di tale file presente nel portale Fatture e Corrispettivi. Altre soluzioni sono rappresentate dall'intervento di un tecnico abilitato sul registratore e dalla comunicazione tempestiva di guasti.

Il termine ordinario per l’invio di 12 giorni ha in passato trovato diverse proroghe sull’invio corrispettivi telematici. Attualmente le regole sono stabilizzate, fermo restando la libertà dell’Agenzia delle Entrate di continuare a fornire chiarimenti attraverso le classiche circolari e le risposte agli interpelli. Il mancato o tardivo invio comporta delle sanzioni, anche se in caso di problemi tecnici documentati è possibile evitarne di gravi.

A differenza dello scontrino e dei corrispettivi, la fattura contiene tutti i dati dell’operazione, compresi quelli fiscali e anagrafici del cliente. Essa è obbligatoria sia per le operazioni B2B, sia quando richiesta dal consumatore finale. Con la fatturazione elettronica, i dati sono inviati direttamente attraverso il Sistema di Interscambio (Sdi), mentre i corrispettivi telematici passano dal registratore. Le due modalità coesistono e si applicano in base al tipo di operazione.

Consigli pratici per imprese e professionisti per una gestione corretta dei documenti fiscali.
Ecco le buone pratiche da seguire:

  • verificare ogni giorno la corretta memorizzazione degli incassi;
  • predisporre una checklist per verificare che tutti i documenti siano rilasciati;
  • utilizzare strumenti digitali per archiviare e consultare i file;
  • affidarsi al portale Fatture e Corrispettivi e alle FAQ dell’Agenzia delle Entrate per apprendere ogni novità;
  • ridurre il rischio di errori con formazione del personale e manutenzione dei registratori telematici.

Nuovi scontrini, nuovi strumenti per imprese e professionisti

La corretta gestione di scontrini, corrispettivi e fatture è fondamentale per rispettare gli obblighi fiscali, semplificare la contabilità e tutelare i consumatori. Lo scontrino non è più solo il documento cartaceo con cui siamo sempre stati abituati a familiarizzare, ma si è evoluto in diverse tipologie, dallo scontrino parlante allo scontrino regalo, fino allo scontrino elettronico, che rappresenta oggi il documento più diffuso.

I corrispettivi telematici, con l’invio digitale giornaliero, hanno cambiato il modo in cui le imprese comunicano i dati fiscali, introducendo vantaggi ma anche nuove responsabilità. Anche in questo ambito, il futuro è sempre più orientato verso la digitalizzazione e l’automazione dei controlli. Per imprese e professionisti, l’adozione di strumenti adeguati e il rispetto puntuale delle norme sono quindi la chiave per evitare sanzioni e affrontare con serenità le sfide fiscali dei prossimi anni.

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